mercoledì 10 luglio 2013

"VIVERE SIGNIFICA ESSERE DI GIOVAMENTO AGLI ALTRI TRAENDO PROFITTO DA SE STESSI" da Seneca in L'arte di vivere.

Forse ha ragione Seneca, a me sembra che la dottrina neoliberista che oggi governa il mercato mondiale
 sia l'esatto contrario cioè:

ESSERE DI GIOVAMENTO A SE STESSI TRAENDO PROFITTO DAGLI ALTRI

Il dizionario cita neoliberismo come: " una esaltazione del libero mercato tesa ad una riduzione del peso dello Stato nella vita pubblica"

ma a ben guardare affermo che è una gran fregatura e cito il giornale inglese THE GUARDIAN:

"Questo processo, di solito, è denominato deregulation. C'é da chiedersi ,però, in quale misura questa definizione nasconda, invece di rivelare, la vera essenza del processo a cui si riferisce:
Di certo alcuni tipi di attività sono deregolamentate mentre altri - oppure intere dimensioni delle attività vitali - sono soggetti ad una regolamentazione più severa e, in qualche caso, opprimente; e la coincidenza dei due processi in contrasto non sembra casuale.......In particolare , i nuovi poveri sono soggetti ad una legislazione sempre più rigorosa e pignola, diretta a limitare più che a svincolare la loro libertà di scelta ed il loro diritto ad agire di propria iniziativa....." 
M.Woollacott, Dismembering values, in The Guardian, 9 dicembre 1995

In parole povere il mercato libero esiste, ad esempio, per i pochi che possono portare i capitali all'estero più o meno legittimamente per evadere o eludere il fisco, e che invece di portare gli schiavi alle industrie come si faceva qualche secolo fa, portane le industrie dagli schiavi.

Contemporaneamente il libero mercato è difficile applicarlo per la piccola media impresa, che rappresenta l'80% dell'economia del nostro paese, per una precisa volontà del legislatore di aumentare il peso dei lacciuoli burocratici e del peso del fisco.

Cari amici blogger, agricoltori, imprenditori, cuochi ma prima di tutto esseri umani,
dichiaro falsa e incostituzionale una tale deregolamentazione del mercato, chiediamo semplicemente di rendere vivo l'articolo 3 della costituzione italiana:

"È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese."