mercoledì 7 agosto 2013

http://job24.ilsole24ore.com/news/Articoli/2009/gennaio/sennet-apre-14012008.php?uuid=7c02ae78-e199-11dd-8573-891a1fb2d03c&DocRulesView=Libero

mercoledì 10 luglio 2013

"VIVERE SIGNIFICA ESSERE DI GIOVAMENTO AGLI ALTRI TRAENDO PROFITTO DA SE STESSI" da Seneca in L'arte di vivere.

Forse ha ragione Seneca, a me sembra che la dottrina neoliberista che oggi governa il mercato mondiale
 sia l'esatto contrario cioè:

ESSERE DI GIOVAMENTO A SE STESSI TRAENDO PROFITTO DAGLI ALTRI

Il dizionario cita neoliberismo come: " una esaltazione del libero mercato tesa ad una riduzione del peso dello Stato nella vita pubblica"

ma a ben guardare affermo che è una gran fregatura e cito il giornale inglese THE GUARDIAN:

"Questo processo, di solito, è denominato deregulation. C'é da chiedersi ,però, in quale misura questa definizione nasconda, invece di rivelare, la vera essenza del processo a cui si riferisce:
Di certo alcuni tipi di attività sono deregolamentate mentre altri - oppure intere dimensioni delle attività vitali - sono soggetti ad una regolamentazione più severa e, in qualche caso, opprimente; e la coincidenza dei due processi in contrasto non sembra casuale.......In particolare , i nuovi poveri sono soggetti ad una legislazione sempre più rigorosa e pignola, diretta a limitare più che a svincolare la loro libertà di scelta ed il loro diritto ad agire di propria iniziativa....." 
M.Woollacott, Dismembering values, in The Guardian, 9 dicembre 1995

In parole povere il mercato libero esiste, ad esempio, per i pochi che possono portare i capitali all'estero più o meno legittimamente per evadere o eludere il fisco, e che invece di portare gli schiavi alle industrie come si faceva qualche secolo fa, portane le industrie dagli schiavi.

Contemporaneamente il libero mercato è difficile applicarlo per la piccola media impresa, che rappresenta l'80% dell'economia del nostro paese, per una precisa volontà del legislatore di aumentare il peso dei lacciuoli burocratici e del peso del fisco.

Cari amici blogger, agricoltori, imprenditori, cuochi ma prima di tutto esseri umani,
dichiaro falsa e incostituzionale una tale deregolamentazione del mercato, chiediamo semplicemente di rendere vivo l'articolo 3 della costituzione italiana:

"È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese."

mercoledì 19 giugno 2013

E TU PENSA ALLA SALUTE!

NE abbiamo discusso propri lì, sui banchi di Confindustria, vogliamo collaborare con chi è già virtuoso e si preoccupa di gestire le proprie libertà nel rispetto di quelle altrui, ma desideriamo  parlare con chi virtuoso non è ancora, con chi si chiede come virtuosismo ed economia stiano insieme........ecco uno spunto

"Consumare meno carne fa bene alla salute; se poi quella poca che si consuma si sceglie tra quella allevata nel rispetto del benessere animale e localmente così non viaggia (inquinando) per essere distribuita, è meglio. Inoltre se consumiamo meno carne, gli agricoltori faranno meno mais, così potranno fare la rotazione delle colture evitando i pesticidi di concia delle sementi, che tanto danno fanno alle api, e che non si sa quanto danno fanno agli altri esseri viventi. Mangiare meno carne fa bene alla salute di tutti. Ma se qualcuno intraprendesse questo virtuoso percorso pensando solo alla propria non cambierebbe molto, nei fatti, e dunque ben venga anche un po' di egoismo, che certo non apre la mente, ma intanto migliora la situazione di aria acque e salute pubblica.

Il tonno rosso va evitato perché ce n'è rimasto poco. Ma c'è di più: è un animale longevo, che può stare nel suo habitat per qualche decina d'anni, assorbendo parecchie sostanze nocive. Per questo si raccomanda di preferire pesci a ciclo di vita breve, che entrano nella stagione riproduttiva nel giro di qualche mese dalla nascita e concludono la loro esistenza nel giro di un anno o due, che noi li peschiamo o no. Se mangiamo quelli (le acciughe, un esempio tra tutti) facciamo un favore al pianeta. Ma se fare favori al pianeta non è nella top ten delle nostre priorità va bene lo stesso. Pensiamo che le acciughe, o il salmerino, non hanno il tempo di assorbire schifezze dall'acqua in cui nuotano, e mangiamoceli in serenità.

Insomma, se tenere a mente in modo costante le questioni ambientali vi sembra al di fuori della vostra portata, rilassatevi, non è un problema. O meglio, come dicono a Napoli... pensate alla salute!"

Di Carlo Petrini
 FORZA AMICI, I TEMPI SONO MATURI.
"Ogni governo ha sostenuto le grandi banche, i grandi business e le corporation internazionali a scapito delle economie nazionali, regionali e locali. Questo principio è il cuore di quello che io penso sia sbagliato. Le grandi corporation e le grandi banche straniere non possono rispondere ai bisogni delle persone del Paese e del territorio. Abbiamo bisogno di cambiare direzione per agire a favore sia delle imprese che delle banche entro i confini della nostre politiche, entro quelle strutture visibili, dove facciamo business responsabile e che quindi possono essere regolate. Abbiamo bisogno che la società operi dal basso!" Helena Norberg-Hodge
Abbiamo bisogno che la società operi dal basso, secondo quello che noi chiamiamo il principio di sussistenza per cui ogni Regione dovrebbe produrre la maggior parte del grano, del latte, del formaggio, delle verdure. I principali alimenti base del fabbisogno quotidiano devono essere localizzati e decentralizzati. Per facilitare la localizzazione del business responsabile e visibile, è molto importante anche studiare il movimento per il cibo locale che è cresciuto rapidamente, in particolare in America, Inghilterra, Australia. In molti casi i contadini hanno passato la loro vita a produrre un solo prodotto per mercati lontani vendendo a supermercati. C’era intensa pressione per produrre solo una o due cose ma per avere dimensioni standard, forme standard, prodotti standard che si adattino alle macchine per il raccolto, per il trasporto, per l’imballaggio, che si adattino agli scaffali dei supermercati. E ogni volta l’ingegneria genetica con i semi ibridi assicurano che l’obiettivo è il profitto per gli investitori stranieri, e non sul cibo salutare e nutriente per le persone.

domenica 9 giugno 2013

Continua la cronistoria dei pellegrinaggi
del FAR (filiera alimentare responsabile)

Qui ci troviamo a Ca del Santo a S.Leo
a casa di Alberto Olivucci presidente
dell'Associazione Civiltà Contadina.

Si occupa della salvaguardia della biodiversità rurale , in particolare della custodia e scambio dei semi di varietà antiche di frutti, verdure , ortaggi.

Distribuire i prodotti agricole della campagna locale, di chi lavora in modo
onesto, possibilmente biologico,ad alberghi e ristoranti è un impresa; occorre un intermediario - dico io conversando al tavolo - occorre più che un intermediario un mediatore culturale per far dialogare agricoltori e ristoranti - controbatte prontamente Alberto.

Interessante, spesso è la mancanza di dialogo che è all'origine di un fallimento.

Probabilmente -continua Alberto - più che di eventi e conferenze c'è bisogno di sedersi intorno ad un tavolo e costruire la fiducia reciproca mangiando insieme.

Si semplicemente condividendo il cibo insieme.

Beh questo -penso tra me e me - è forse l'unica cosa che so fare meglio.

Unire le persone di buona volontà intorno ad una tavola imbandita.

Riflettiamo io e Gaspare mentre decidiamo la prossima tappa..................







sabato 18 maggio 2013

AZIENDA AGRICOLA DI MARCO DELVECCHIO.

Agricoltore bio da tempi non sospetti (1987)

Venerdì 17 maggio (in barba alla superstizione)
Io e Gaspare ci rechiamo nel primo "pellegrinaggio" per cercare contributi alla creazione di questo splendido progetto:

 Filiera Alimentare Responsabile    

Ovvero FAR ROMAGNA

che sintetizzerei così: Un insieme di soggetti che DAL CAMPO ALLA TAVOLA riflettono sulle conseguenze che le poroprie scelte e azioni conseguenti hanno sulla TERRA  e sull'UOMO.